Rimini | Gruppo antimafia, parte la campagna di finanziamento per il documentario "Romagna nostra"
"Romagna nostra: le mafie sbarcano in riviera" è il documentario sulle infiltrazioni mafiose tra la riviera romagnola e San Marino ideato dall'associazione Gruppo Antimafia Pio La Torre di Rimini, che per sostenerne la produzione ha avviato un crowdfunding (finanziamento dal basso) sul sito www.produzionidalbasso.com. Cercando “Romagna nostra” o cliccando sul link diretto http://www.produzionidalbasso.com/pdb_2897.html si può finanziare il documentario prenotando quote minime di 5 euro, entro l'11 novembre 2013. "In cambio il Gap - spiegano i rappresentati dell'associazione - ringrazierà i sostenitori inserendone il nome nel sito, nei ‘credits’ del dvd e per donazioni superiori, ci sarà una copia omaggio del dvd “Romagna nostra” e una copia del libro "Mafia, camorra e 'ndrangheta in Emilia-Romagna" di Enzo Ciconte".
Per i più curiosi, è già online il trailer del documentario “Romagna nostra” Su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=7U8xiLyIPxg. "Il video, girato negli ultimi mesi tra Ravenna, Rimini, Riccione e San Marino, dal sammarinese Francesco Ceccoli, racconta e analizza il fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Romagna e nella Repubblica di San Marino degli ultimi anni, ripercorrendo le vicende note e meno note: dall’omicidio di Gabriele Guerra nel 2003 alla sparatoria del 2005 a Riccione in viale Ceccarini, dall’indagine Vulcano 1 all’operazione Titano". Anticipano inoltre dal Gap che "il documentario, ricco di contenuti di rilievo come l’intervista al gip di Palermo Piergiorgio Morosini (cattolichino di nascita, ha rinviato a giudizio gli imputati del processo sulla Trattativa Stato-mafia) e all'avvocato e autore del libro “San Marino S.p.a”. Davide Grassi, mostra come le mafie e i suoi molteplici canali di radicazione e sviluppo (droga, gioco d’azzardo, riciclaggio) sono lentamente attecchiti in territori che fino a poco tempo fa erano considerati immuni, soprattutto per quello che riguarda le violenze, le estorsioni, i pestaggi", anche a carico degli imprenditori locali.